giovedì 20 febbraio 2014

Cronaca e numeri del mio Giro del lago di Bracciano

Come ho già scritto altrove: "Cazzo se so lunghi, 34 km".


Ma iniziamo dall'incomincio.
Il punto d'incontro con i compagni di squadra di Zona Cambio è sotto l'arco gonfiabile della partenza, dove incontro Stefano Strong, Giorgio The bridge e Max, con i quali scambio amabilmente quattro chiacchiere; l'unico rammarico è non aver incontrato Giuliano, con il quale avremmo potuto condividere la fatica, e Claudiano.

La giornata è splendida, con un sole primaverile e totale assenza di vento, e l'atmosfera è quanto mai rilassata. Fin troppo, penso, visto che vado ad affrontare l'ignoto... Già, perché 34 km di corsa non li ho mai fatti e, fino a poco tempo fa, mai avrei pensato di farli.
Ma si, chissenefrega, un passo via l'altro, e prima o poi si arriva. In fondo, i tempi e le sensazioni delle gare recenti sembrerebbero incoraggianti, e basterà partire un po' più tranquilli delle ultime volte ed il gioco sarà fatto. Mi piace quando pensi così! Bravo Barney!
Al via, Strong e Giorgio decidono di partire al passo di 4:30/km, decisamente fuori dalla mia portata, mentre Max ed io optiamo per un meno proibitivo 4:45/4:50.

Seguendo pedissequamente le istruzioni tecniche del coach, "parto chiacchierando", cosa peraltro particolarmente piacevole vista la compagnia di Max. .
Chiacchierando chiacchierando, i chilometri  passano sotto le nostre scarpe ed i tempi prefissati vengono rispettati al secondo, considerando che, per precisa scelta di entrambi, ai rifornimenti rallentiamo sensibilmente (passeggiamo?) per evitare fastidiosi "inconvenienti gastrici": 48:08 al 10° (4:49/km), 1:12:10 al 15° (4:49/km) e 1:42:20 alla 1/2 maratona (4:50/km).
Nel frattempo ci raggiunge Francesca, una ragazza che corre con i colori della ASD Villa Ada, con la quale condividiamo chiacchiere e chilometri, anche se un po' ad elastico: in salita perde qualche metro, in discesa sembra avere i pattini, e ci recupera a doppia velocità (alla fine chiuderà in 2:44 e spicci... Complimenti!!!)
Al 25° km ho un momento di crisi, e, dopo aver salutato i miei due compagni di viaggio, invitandoli a proseguire senza di me, percorro i successivi chilometri ad un passo "leggermente" più tranquillo.
Giusto il tempo di scambiare qualche battuta con coach Diego, arrivato in bicicletta, ed ecco materializzarsi I MURI.
E già, perché in corrispondenza del  tristemente noto "muro" dei maratoneti, al 30° km qui c'è anche la salita di Vicarello che, in condizioni normali, forse non sarebbe neanche un gran problema, ma in questa occasione sembra il Mortirolo.
"Dai, l'ultimo sforzo, poi è tutta discesa..." mi fermo al ristoro, bevo, mangio della frutta secca e riparto. Anzi no, tento di ripartire, perché le gambe hanno altri programmi, e non ne vogliono sapere di correre. "Ok, allora cammino per qualche metro, poi riparto..." penso quando vedo camminare anche Max, una decina di metri davanti a me, e decido di andarlo a riprendere per tagliare il traguardo con lui. Ma oramai il danno è fatto: 30° km percorso in 5'12" e 31° in 7'33"!!!
Proprio mentre riprendo la "corsa", vengo raggiunto dai pacemaker dei "5:00/KM": "No, cazzo, questo è davvero troppo!!"; giù le solite due marce, ed i risultati non tardano ad arrivare: 32° a 4:52 e 33° a 4:34.
Nello sprint raggiungo anche Giorgio e Max e tento di spronarli (io!?!?!), ma evidentemente non ne hanno proprio più, allora do tutto quel poco che mi è rimasto e percorro l'ultimo km a 4:16 (3'12" dal 33° al traguardo), chiudendo la gara in 2:47:09, alla media di 4:55/km.

In fondo è andata anche meglio di quanto potessi sperare, ma peggio di quanto avevo creduto di aver fatto... Ma tant'è. Ora via, verso più ambiziosi traguardi!!

Però, cazzo se so lunghi...

Con Giorgio e Max, quasi all'arrivo.

Finalmente è finita...

P.S. Grazie, Max...

P.P.S. anche il resto della giornata sarebbe stato piuttosto lungo, ma questa è un'altra storia... ;-)

6 commenti:

  1. Beh, 34 km sono lunghi proprio come 34 km. E sono tanti. Metti in saccoccia e via, che tanto mi pare di intendere che non sarà l'ultimo lungo viaggio a piedi (tra maratone ed IronMan ci dovrai fare l'abitudine).
    Il vantaggio di farlo in compagnia è notevole, a voi "continentali" invidio queste gare. Ottimi allenamenti da fare in gruppo, che qui in Sardegna ci sogniamo. Noi 34 km li facciamo su una anonima provinciale, spesso in solitudine.

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    1. Dai resoconti che leggo sui vari blog, anche lì sullo scoglio ci sono molte, bellissime gare. Se vuoi deprimerti totalmente, fatti un periodo in Calabria, poi mi dici.
      Per quanto mi riguarda, ricordo con un po' di nostalgia le corse sul Monte Ortobene, a Porto Torres (...) e, soprattutto, al Poetto, fino a Quartu.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. la foto che superi giorgio in volta è da incornicare :)

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    1. Veramente avevo pensato di tatuarmela sul petto, a futura, imperitura memoria...

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