E, per la serie: al peggio non c'è mai fine, ecco le anticipazioni su un'intervista rilasciata, sempre a "Le iene show", dal Prof. Giovanni TREDICI, responsabile medico del Giro d'Italia. Fonte: Cyclingpro.it
Lucci: Lei ha fatto 30 anni di Giro d’Italia. Non ha visto la situazione raccontata da Di Luca?
Professor Giovanni Tredici: Non è tutto cosi come dice Di Luca.
Lucci: Se lei vedesse cose strane, buste di sangue, fiale, cose che non vanno bene, lei denuncerebbe?
Professor Giovanni Tredici: Non è compito del medico.
Lucci: Ma se lei vedesse queste cose non le denuncerebbe?
Professor Giovanni Tredici: No, perché il medico è tenuto ad una privacy.
Lucci: E’ come il prete che sa il peccato…
Professor Giovanni Tredici: Sì, certo. Il mio compito è un altro. Devo convincerlo a non doparsi.
Lucci: Sì, però lei verrebbe a conoscenza di un illecito. Non dovrebbe denunciarlo?
Professor Giovanni Tredici: Io non posso e non devo.
Lucci: E le sono capitati casi simili in cui s’è accorto che qualcuno si dopava?
Professor Giovanni Tredici: Non rispondo a una domanda del genere perché non è corretta.
Lucci: E non ce lo dice se le è capitato qualche caso?
Professor Giovanni Tredici: No, non lo dico.
Mannaggia, stasera non riesco a vederlo! :-((
RispondiEliminaSi vabbè, così riesco a rispondere anche io. Intervista senza senso, ogni spettatore può pensare tutto e pure il contrario!
RispondiEliminaDovresti essere abituato all'arte del dire senza dire: "non sono io che l'ho detto, ma tu che lo hai pensato"...
RispondiEliminaDa come risponde il medico è palese che i ciclisti siano quasi tutti, se non tutti, dopati. Per quanto riguarda Di Luca, complimenti per la sincerità e per la mancanza di ipocrisia
RispondiEliminail sistema è marcio partendo dalla FCI
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