martedì 24 settembre 2013

70.3 di Foce Varano 2013. La debacle di Daddy Pig.

Daddy Pig decide di partecipare al Triathlon 70.3 di Varano (1,9+90+21) insieme ai suoi amici: Giuliano e Claudiano GentiLEE, Stefano Panda, Giorgio Delfino, Sara Colomba, Diego Papi, Gianluca Master e Giancarlo Runnerblade.

Mummy Pig, Peppa Dita e George Picchio purtroppo non possono seguirlo, cosi Daddy Pig porta con sé Peppadipezza che li rappresenta tutti.

La trasferta non nasce sotto i migliori auspici, perchè Daddy Pig ha un problemino personale che lo rende molto triste e pensieroso, non lo fa dormire bene e gli impedisce di mangiare come dovrebbe.

Nonostante questo, sabato mattina parte insieme ai fratelli GentiLEE; lungo la strada incontrano Stefano Panda e Mummy Panda e, tutti insieme, arrivano a Varano.







Dopo pranzo, Daddy Pig e tutti i suoi amici assistono alla gara di Sara Colomba che, al suo esordio, tira fuori una performance eccezionale e si merita i complimenti di tutti.

Sabato sera, finalmente, Daddy riesce a mangiare un piatto di pasta, ma lo lascia nel bagno della camera la mattina successiva, dopo aver dormito poco e male.


Dopo una colazione leggerissima, Daddy Pig raggiunge in autostop l'albergo dei fratelli GentiLEE per prendere Cau Bicicletta, ma la trova con la ruota bucata. "Che culo!", dice Daddy Pig, e va subito nella zona partenza, dove Daddy Masciarelli gli sostituisce in un battibaleno la camera d'aria.



Arrivato in zona cambio, Daddy Pig sistema le sue carabattole nell'apposita cesta, poi sistema Peppadipezza in modo che possa fargli compagnia e godersi la passeggiata.

Ora è tutto pronto, ma prima della partenza Daddy telefona a casa per salutare Mummy Pig .

"Peppa Dita ha la febbre" dice Mummy Pig. "Che culo!" ripete Daddy Pig "si vede che oggi è proprio la mia giornata...".

Alla fine, comunque, inizia la gara. Il nuoto nel canale scorre via senza grossi problemi, e tra qualche colpo proibito, qualche furbetto che approfitta del multi-lap per accorciare il percorso e guadagnare diversi minuti, qualche bella sorsata di acqua salata, Daddy esce dall'acqua dopo aver nuotato i 1900 metri in poco più di mezz'ora.



"Beh, ora le cose non possono che migliorare" pensa Daddy Pig, forte delle tante ore passate con Cau Bicicletta durante l'estate.

MANCOPEGNENTE!

Nonostante il rapporto agile, le gambe sono legnose come prosciutti troppo stagionati, ed i primi 10 km di piattone passano in attesa che si sciolgano.


Daddy Pig non fa in tempo a pensare "Che me la sò comprata a fà la sborobike, se poi in pianura devo usà rapporti da mountain bike?" che dietro una svolta a sinistra, ecco spalancarsi le porte del mattatoio: un continuo sali-scendi, senza soluzione di continuità, su un asfalto che manco in Afghanistan dopo un bombardamento per la democrazia. Poi l'asfalto migliora (non di molto), ma le salite si fanno più via via più impegnative.



Memore di quanto successo a Pescara, Daddy Pig cerca di bere e mangiare qualcosina ma, arrivati al 45° km, ecco il fattaccio: Daddy è costretto ad inchinarsi a sua maestà il conato, donando a madre natura quanto bevuto e mangiato fino a quel momento.

In pratica, la gara di Daddy Pig finisce lì, il resto è solo una lunga e penosa "passeggiata" per riportare Cau Bicicletta e Peppadipezza in zona cambio, mentre ad ogni tentativo di aumentare la spinta corrispondono delle stilettate alle cosce. "Conviene preservarle, altrimenti il Consorzio di Parma non te le pagherà un granché, quando sarà il tuo momento...", pensa Daddy.

Nonostante lungo il percorso tenti ancora di bere qualcosa, è costretto ad altre due soste di "svuotamento" finchè, al km 70, ormai disidratato ed in piena crisi di fame, tenta il tutto per tutto: butta giù un gel accompagnato da un sorso d'acqua, e decide che lo terrà dentro sino alla fine, accada quel che accada.

Così, con la vista un po' appannata ed i conati in agguato, Daddy Pig arriva al piattone finale, dove tenta di onorare il Trofeo Master 37 ma, vedendo che non riesce a recuperare niente nemmeno a due donne con la bdc che nel frattempo lo avevano superato, si rende subito conto della completa debacle.

Alla fine di un'agonia di 90 km e 3h 23', finalmente in zona cambio, rendendosi conto che non sarebbe mai riuscito a correre altre 2 ore senza possibilità di alimentarsi e reintegrare quanto già consumato fino a quel momento, Daddy Pig decide che è arrivato il momento del primo ritiro della sua lunga e poco onorata "carriera" sportiva.

Mi spiace, Peppadipezza, avrei voluto portarti fino al traguardo, ma è evidente che non è tempo per noi, e forse non lo sarà mai... (cit.)

L'ultimo pensiero è per Peppa Dita e George Picchio, ai quali Daddy Pig tenta di insegnare che si cade per imparare a rialzarsi (altra citazione), ma è evidente che sia una lezione che lui per primo non riesce proprio ad imparare.

Grunch grunch.

P.S. Daddy Pig si complimenta con tutti gli amici per gli ottimi risultati ottenuti, e li ringrazia enormemente per aver tentato in ogni modo di sostenerlo. Siete davvero fantastici.



7 commenti:

  1. Ti auguro di risolvere il problema di cui parli, nasce tutto da lì in fondo.
    Non mollare ; )

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    1. Dopo l'arrivo ho saputo che si era già risolto, ma ormai era troppo tardi...
      A Varano c'erano anche i tuoi amici del Salento Triathlon.

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  2. avrai centinai di occasioni per rialzarti
    ancora più forte
    daje

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    1. Finchè ci sarà una prossima occasione, avrò tempo per rifarmi.
      Però che palle!!!

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  3. Mi sfugge Peppadipezza...
    Vederti a bordo strada durante la corsa mi ha fatto molto male, posso capire il tuo rodimento e lo sconforto, ma sono sicuro che al prossimo mezzo ti rifarai con gli interessi ;)
    Forza Peppo!

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    1. La vedi attaccata al piantone reggisella di Cau Bicicletta. Neanche a dirlo, è ilpupazzo preferito di mia figlia...
      Spero che tu abbia ragione, ma sono un po' troppi mezzi che continuo a ripetermelo anche io.

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    2. hahaha!! mica l'avevo vista!! Pazzo!!!

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