martedì 11 giugno 2013

IRONMAN ITALY 2013. Splendida gara, pessima performance.


 
Magari nei prossimi giorni ci tornerò su, ma per ora il resoconto della gara di domenica sta tutto nel titolo del post: un mix, neanche troppo bilanciato, tra gli aspetti positivi della gara in se e quelli negativi della performance agonistica.

Infatti, una volta tanto, andando anche contro al mio consueto autosvilimento, pensavo di poter entrare nel novero di quelli che, in gara, "competono" (sempre per il mio livello, è ovvio), e non di quelli che soffrono "solo" per finirla.

Devo dire la verità, mi ero un po' illuso, nell'ultimo periodo:


in allenamento faticavo meno del solito a tenere ritmi ritenuti impensabili solo poche settimane prima, ed i test erano andati piuttosto bene.

Beh, Pescara mi ha riportato alla realtà, dicendomi che l'obbiettivo è ancora ben lontano...

Vorrei però partire dagli aspetti positivi di questa esperienza, primo fra tutti il weekend vissuto col il team "long distance" di coach Diego quasi al completo: Giuliano, Claudiano, Antonello e Diego "Papy" sono stati, come sempre, un'ottima compagnia. Anche Stefano "Strong" è stato della partita, ma logisticamente decentrato rispetto a noi.

Un personaggio piuttosto famoso nel mio ambiente lavorativo, descrivendo un gruppo di lavoro di cui facevo parte, particolarmente affiatato e "produttivo", disse che non si trattava di colleghi, ma di "un gruppo di amici a cui piace lavorare". Ecco, questa è la differenza tra i compagni di squadra ed i componenti di un team. BRAVI TUTTI!

Un grazie particolare al coach anche per aver tenuto compagnia al Picchio per tutta la durata della gara. Se ti sei divertito, ogni tanto te lo mando...

Un grande plauso va anche all'organizzazione, dal mio punto di vista praticamente perfetta, e della quale mi piace sottolineare, tra i tanti, due aspetti di assoluta eccellenza: la presenza di numerosissimi volontari, tutti estremamente gentili e cordiali, e l'assenza TOTALE di auto ed intralci di alcun genere lungo l'intero percorso. Non mi piace usare troppi superlativi, ma quanno ce vò, ce vole. E poi i ristori, gli spugnaggi, la sicurezza e l'efficienza in Zona Cambio. Insomma, COMPLIMENTI!

Infine, gli spettatori. Se qualcuno, per quanto riguarda l'organizzazione, potrebbe sostenere che sia tutto merito dei tedeschi, nessuno può negare che la gara si sia svolta in Italia, in Abruzzo; e trovare, lungo il percorso bike, gente seduta fuori dal cancello di casa incitare a gran voce ogni concorrente, anche dopo tanto tempo dal passaggio dei primi (come nel mio caso...), oltre ad aiutare il morale ed alleviare la fatica, riconcilia col mondo e col genere umano.

Vedere poi tante migliaia di persone lungo il percorso run, sentirli pronunciare il tuo nome ed incitarti dal primo all'ultimo metro, è veramente STRAORDINARIO, non ci sono altri termini. Anche qui ho una menzione speciale: due donne, con relative famiglie al seguito, che non hanno smesso un attimo di urlare ed incitare tutti i runners, fino a perdere la voce. Ecco, sicuramente loro sarebbero in grado di fare ciò che ho fatto io, ma ho seri dubbi sulla reciprocità: GRAZIE PESCARA, GRAZIE ABRUZZO!

Passiamo all'aspetto agonistico, che merita poco più di due righe.


Swim: 1900 mt., 41'48''. A parte l'onda, decisamente fastidiosa ma abbastanza "nuotabile", come al solito ho percorso qualche centinaio di metri in più, a causa dello "zig-zag". Prima o poi imparerò a guardare le boe, ogni tanto. Pensavo di impiegarci qualche minuto in meno, ma tant'è...

Bike: 90 km, 3h10'42'', velocità media 28 km/h. Decisamente faticosa, con due salite piuttosto impegnative ed innumerevoli sali-scendi che non permettevano di recuperare. Tutto sommato non malissimo, per le mie possibilità, ma peggio di quanto mi aspettassi.

Run: 21,1 km, 2h05'57'', 5'57''/km passo medio. Qui le parole non servono: senza energie, dall'inizio alla fine. Sofferenza allo stato puro (sportiva, ma anche fisica, con il dovuto rispetto a chi soffre davvero). I momenti migliori della frazione sono state le soste per dare di stomaco, il che è tutto dire.

Adesso devo cercare di riprendermi velocemente, per poter affrontare al meglio l'olimpico di Bardolino, sabato 22 giugno. Lì ci dovrebbe essere nuovamente la famiglia al gran completo (stavolta Anto e Dita sono rimaste a Roma, causa "sesta malattia"...), e non sono ammesse brutte figure.

Non so se sarà più difficile rimettere in ordine i muscoli, il ginocchio o la testa, ma ho 10 giorni di tempo per lavorarci su...

Le considerazioni finali le faccio tra me e me (che poi siamo il 98% dei lettori):
1- Nun sei fatto pe' 'stò sport, è inutile che te fissi
2- Se nun te voi arrende ar punto 1, te devi allennà de più
3- Se poi voi compete, devi proprio cambià capoccia
4- Bici, bici, bici ed ancora bici. DEVI DA PEDALA'!
5- ... artrimenti stai bene lì, nella tua mediocrità, a metà classifica...
Ah, già, 6- Per il momento, la distanza piena te la poi scordà!!!








7 commenti:

  1. in nome del 2% dei tuoi lettori ti dico che hanno confermato l'edizione del 2014

    non prende impegni!

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    Risposte
    1. Mi do ancora qualche mese di tempo, poi, dopo Varano, vedrò a che punto sarò e prenderò le decisioni per il futuro.
      Di certo, se sarò ancora parte di questo sport, tornerò a Pescara molto molto volentieri, altrimenti ci tornerò lo stesso, per fare il tifo per voi.

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    2. Ahò se non ci sono battesimi, matrimoni, funerali, saggi di danza ci andiamo! unica condizione che non prendi impegni il sabato e la domenica mattina da gennaio a giugno .......

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  2. 1. sei fatto per questo sport: devi solo riorganizzare gli allenamenti
    2. allenati di più, ma di più... ;-D
    3. sei già abbastanza competitivo di tuo, devi solo, ognitanto e neanche troppo spesso, combattere la pigrizia di divano e telecomando
    4. bici, bici, bici e bici... e se vuoi ti faccio pedalare anche io...
    5. metà classifica non è assolutamente mediocrità
    6. non so cosa sia la distanza piena, per cui va bene così
    io ci aggiugerei un 7. l'anno prossimo Pescara: Dita se lo merita, in carne e ossa non c'è mai stata, io, te e Picchio SI.
    Colgo l'occasione per fare i miei complimenti a Diego coach e a tutto il gruppo: siete fantastici, amici tra di voi con una sana competizione che vi fa brillare gli occhi e a noi tutto ciò ci rallegra il cuore. Anto

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  3. Ricordati sempre che c'è sempre qualcuno che non l'ha fatta, e tu l'hai portata a termine. Ci si vede a Bardolino!

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  4. E come sei severo con te stesso...!
    Fai un sorriso, su.
    L'hai finita e neanche una roba terribile, dai..
    Bravo :D

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  5. @Bellabigo @Semper Adamas: Come dice il coach, mò basta cò sta' storia che l'importante è finirla, adesso se deve gareggià...
    Comunque, ho fatto ancora un po' di esperienza, che spero mi sarà utile nelle prossime occasioni...

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