Come ho già scritto altrove: "Cazzo se so lunghi, 34 km".
Ma iniziamo dall'incomincio.
Il punto d'incontro con i compagni di squadra di Zona Cambio è sotto l'arco gonfiabile della partenza, dove incontro Stefano Strong, Giorgio The bridge e Max, con i quali scambio amabilmente quattro chiacchiere; l'unico rammarico è non aver incontrato Giuliano, con il quale avremmo potuto condividere la fatica, e Claudiano.
La giornata è splendida, con un sole primaverile e totale assenza di vento, e l'atmosfera è quanto mai rilassata. Fin troppo, penso, visto che vado ad affrontare l'ignoto... Già, perché 34 km di corsa non li ho mai fatti e, fino a poco tempo fa, mai avrei pensato di farli.
Ma si, chissenefrega, un passo via l'altro, e prima o poi si arriva. In fondo, i tempi e le sensazioni delle gare recenti sembrerebbero incoraggianti, e basterà partire un po' più tranquilli delle ultime volte ed il gioco sarà fatto. Mi piace quando pensi così! Bravo Barney!
Al via, Strong e Giorgio decidono di partire al passo di 4:30/km, decisamente fuori dalla mia portata, mentre Max ed io optiamo per un meno proibitivo 4:45/4:50.
Seguendo pedissequamente le istruzioni tecniche del coach, "parto chiacchierando", cosa peraltro particolarmente piacevole vista la compagnia di Max. .
Chiacchierando chiacchierando, i chilometri passano sotto le nostre scarpe ed i tempi prefissati vengono rispettati al secondo, considerando che, per precisa scelta di entrambi, ai rifornimenti rallentiamo sensibilmente (passeggiamo?) per evitare fastidiosi "inconvenienti gastrici": 48:08 al 10° (4:49/km), 1:12:10 al 15° (4:49/km) e 1:42:20 alla 1/2 maratona (4:50/km).
Nel frattempo ci raggiunge Francesca, una ragazza che corre con i colori della ASD Villa Ada, con la quale condividiamo chiacchiere e chilometri, anche se un po' ad elastico: in salita perde qualche metro, in discesa sembra avere i pattini, e ci recupera a doppia velocità (alla fine chiuderà in 2:44 e spicci... Complimenti!!!)
Al 25° km ho un momento di crisi, e, dopo aver salutato i miei due compagni di viaggio, invitandoli a proseguire senza di me, percorro i successivi chilometri ad un passo "leggermente" più tranquillo.
Giusto il tempo di scambiare qualche battuta con coach Diego, arrivato in bicicletta, ed ecco materializzarsi I MURI.
E già, perché in corrispondenza del tristemente noto "muro" dei maratoneti, al 30° km qui c'è anche la salita di Vicarello che, in condizioni normali, forse non sarebbe neanche un gran problema, ma in questa occasione sembra il Mortirolo.
"Dai, l'ultimo sforzo, poi è tutta discesa..." mi fermo al ristoro, bevo, mangio della frutta secca e riparto. Anzi no, tento di ripartire, perché le gambe hanno altri programmi, e non ne vogliono sapere di correre. "Ok, allora cammino per qualche metro, poi riparto..." penso quando vedo camminare anche Max, una decina di metri davanti a me, e decido di andarlo a riprendere per tagliare il traguardo con lui. Ma oramai il danno è fatto: 30° km percorso in 5'12" e 31° in 7'33"!!!
Proprio mentre riprendo la "corsa", vengo raggiunto dai pacemaker dei "5:00/KM": "No, cazzo, questo è davvero troppo!!"; giù le solite due marce, ed i risultati non tardano ad arrivare: 32° a 4:52 e 33° a 4:34.
Nello sprint raggiungo anche Giorgio e Max e tento di spronarli (io!?!?!), ma evidentemente non ne hanno proprio più, allora do tutto quel poco che mi è rimasto e percorro l'ultimo km a 4:16 (3'12" dal 33° al traguardo), chiudendo la gara in 2:47:09, alla media di 4:55/km.
In fondo è andata anche meglio di quanto potessi sperare, ma peggio di quanto avevo creduto di aver fatto... Ma tant'è. Ora via, verso più ambiziosi traguardi!!
Però, cazzo se so lunghi...
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Con Giorgio e Max, quasi all'arrivo. |
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Finalmente è finita... |
P.S. Grazie, Max...
P.P.S. anche il resto della giornata sarebbe stato piuttosto lungo, ma questa è un'altra storia... ;-)