lunedì 18 novembre 2013

Controcorrente. Il doping,la paglia e la maddalena.


AVVERTENZE E MODALITA' D'USO
Queste righe non vogliono in alcun modo giustificare il ricorso al doping, ma semplicemente rappresentare una riflessione sulle nostre incoerenze quotidiane, su "vizi privati e pubbliche virtù" o, se preferite, sulla paglia e sui travi.

In un tempo lontano lontano, nella mia beata ingenuità, pensavo che gli unici sportivi a "bombarsi" fossero i body builder, con i loro ormoni della crescita, il testosterone, gli anabolizzanti e chissà quali altre diavolerie.
Poi fu la volta del ciclismo, con l'Epo e tutte le altre immondizie declinate in -ina o -one: scoprire l'esistenza dell'ematocrito (ma che ce l'ho anch'io 'sta roba?), delle sostanze che servono a coprire altre sostanze, sapere che il Bentelan ed il Ventolin fanno andare più forte rappresentò per me la fine dell'era romantica delle grandi imprese in salita.
Ricordo, in particolare, una frase di Davide Cassani in una telecronaca del Giro d'Italia o del Tour: "Frigo è in una forma strepitosa, sembra una locomotiva!!", salvo poi scoprire che, probabilmente, andava a Protossido d'Azoto, invece che a carbone...
E così Basso, Di Luca (x2), Riccò (x2, x3, ...), Hullrich, poi Rasmussen, Armstrong (x5?, x7? boh), la U.S. Postal  e mille e mille altri hanno fatto cadere, più o meno volontariamente, il muro dell'omertà e quello del buongusto: doping organizzato, doping di squadra,  sacche di sangue nel frigorifero di casa, EPO, CERA, ormoni per nani... E poi il dottor Fuentes, l'Operaciòn Puerto, gli spagnoli intoccabili, Mario Cipollini (no, dico, Mario Cipollini...), etc. etc. Insomma, non se ne esce, com'è possibile crederci ancora?
Tour de France 2005. Parata di "stelle".
Ed eccoci ai giorni nostri: Horner che, dal nulla, vince la Vuelta a 42 anni arrampicandosi come un capriolo, Santambrogio che medita il suicidio, l'Olanda del "calcio totale" dopata, Licciardi che si infila un pene finto pieno di urina nelle mutande per superare i test (lo faceva anche Tyson, a quanto pare), Rasmussen che confessa di essersi iniettato sangue artificiale destinato ai cani, Ravanelli  che avrebbe istigato i suoi giocatori dell'Ajaccio a doparsi (o ad utilizzare "integratori", come sostiene lui), Verbruggen che da controllore e garante diventa complice e correo. Machecazzo!!!

Anche il calcio ha avuto il suo momento di gloria con i sospetti sulla Juventus di Vialli, Ravanelli (ancora lui?) e Del Piero, il dottor Agricola, le accuse di Zeman e le inchieste di Guariniello - una bolla di sapone, tipo processo Andreotti, a cui ci siamo purtroppo (e fin troppo) assuefatti - senza dimenticare l'atletica leggera con Carl Lewis, Ben Johnson, Marion Jones, Alex Schwazer e tanti, troppi altri.
Fin qui la cronaca, ma per spiegare il perchè di questa lunga premessa, bisogna riportare gli atleti al loro stato primordiale di UOMINI (e donne, ovviamente), che, come tali (come noi),  commettono errori. Ora andiamo avanti.
A settembre, nelle more del Varano Lake Triathlon, ho avuto modo di conoscere, purtroppo solo superficialmente, Danilo Di Luca, e ne sono rimasto colpito per una serie di ragioni, prima fra tutte la sua disponibilità ad aiutarmi in un momento di difficoltà, nonostante fossi un emerito sconosciuto.
Abbastanza normale, direte voi. Non tanto, al giorno d'oggi, sostengo io, ma non è questo il punto.
Il fatto è che, dopo averlo conosciuto, ho iniziato a fare una serie di considerazioni (o di pippe mentali discorsi inutili sui massimi sistemi, come li definisco io) sull'argomento doping e, in particolare, sull'abitudine di guardare sempre agli "errori" degli altri con estrema severità, indulgendo molto verso quelli commessi da noi, nello sport come nella vita.
Mi verrebbe da dire:

Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. (Luca 6,41-42)


Tento di spiegare.
In fondo, cosa non ci piace del doping?
Il fatto che uno bari per migliorare la propria performance? giusto. Poi magari ci facciamo in scia tutta la frazione bike di una gara "no draft". Non è la stessa cosa, dite? Perchè, non stiamo forse barando? Non stiamo migliorando di molto la nostra prestazione, sia nella frazione stessa che in quella successiva di corsa, dove saremo sicuramente più freschi rispetto a chi ha seguito le regole? E che dire di quelli che tagliano i percorsi, che si nascondono tra i cassonetti o dietro le barche per fare qualche giro in meno nei multi-lap o si fanno "dare uno strappo" da auto o moto?
Eh, si, va bene, ma l'etica? e i valori dello sport? e la menzogna?: giusto anche questo, ma quando inganniamo le nostre compagne/i nostri compagni, i nostri genitori, i figli o gli amici, non stiamo tradendo dei valori ben più fondamentali? E quando sul lavoro ci appropriamo di meriti non nostri, navighiamo in rete mentre siamo pagati per fare altro, o aggiriamo le regole per trovare una scorciatoia, dov'è sono la nostra etica, i nostri valori e l'amore di verità? Quando rifiliamo ad un cliente un prodotto che sappiamo non rispondere alle sue necessità o alla descrizione che ne abbiamo fatto, un prodotto vecchio o impercettibilmente fallato, quando aggiungiamo qualche oretta di manodopera alla fattura già salata, dov'è la nostra onestà? Salvo poi dirsi bravi ed onesti mariti/mogli/genitori/figli/impiegati/operai/commercianti oppure (APOTEOSI) andarsi a confessare la domenica, da buoni cristiani.
Si, certo, ma almeno non faccio del male al mio fisico: dissi, aspirando una Marlboro ed investendo con la sua nuvola di fumo i miei figli...
Ok, va bene, però t'hanno beccato una volta, se perseveri sei un idiota (cit. Scinto), un fottuto stupido (cit. Armstrong !!!!) o un coglione (cit. Molti)! Questa è l'affermazione che trovo maggiormente condivisibile tra quelle esposte sino ad ora, ma vogliamo dire che nessuno, oltre me, ripete più volte gli stessi sbagli? che sono l'unico a non riuscire a liberarsi da qualche "scimmia" che non vuole saperne di sloggiare, nonostante sappia che sia un errore? Può darsi, ma ci credo poco. Molto poco.
E si potrebbe continuare a lungo...
Pensate ancora che non sia la stessa cosa? Ok, magari avete ragione, però durante il prossimo allenamento lungo in bici, se non avrete niente di meglio a cui pensare, provate a rifletterci ancora un po', parificando lo sport agli altri ambiti della vostra vita di tutti i giorni, poi sappiatemi dire: i commenti sono qui sotto.
Ora avanti, uomini probi, scagliate pure la prima pietra!!! (non prima di aver riletto le avvertenze in cima alla pagina)
In attesa della valanga di m... pietre che mi seppellirà, caro Danilo, oltre a ringraziarti nuovamente per non avermi abbandonato in hotel, a differenza di altri, Ego,  in qualità uomo (molto) fallibile, reiterante nei propri errori, e di peccatore impenitente, te absolvo. Amen.

A proposito di errori...
P.S. non serve chiamare un esorcista: non mi sono convertito, è solo per la narrazione...

venerdì 8 novembre 2013

ROAD TO NICE. Storie di sòle, tranfughi e dubbi amletici.



  

        VS






E se ROAD TO NICE diventasse improvvisamente ROAD TO ZURICH?

Già da qualche giorno mi ronza in testa questa stravagante idea, anche sulla base di un paio di considerazioni:

1- Del gruppone che avrebbe dovuto gareggiare in terra transalpina, non è rimasto praticamente nessuno: la maggior parte si sono iscritti al "CAMPIONATO EUROPEO" di Francoforte (minchia, come suona bene...), mentre l'ultimo dei compagni di merende ha trasferito l'iscrizione, appunto, a Zurigo.

2- Coach Diego sostiene (giustamente), che la durezza e le caratteristiche del percorso bike di Nizza siano poco adatte come prima esperienza sulla distanza Ironman, e che un mesetto in più (29 giugno vs 27 luglio) permetterebbe di programmare meglio la preparazione ed assorbire maggiormente lo sforzo del 70.3 di Pescara.

Si sa, in montagna non sono un drago, e le salite le soffro parecchio, però amo il sole, la Costa Azzurra, Montecarlo. Amo le sfide, ma odio perderle. Mumble mumble...

Va bene, tutto giusto. E allora?

Facciamo un giochino: scriviamo sulla lavanga i buoni e i cattivi (ovviamente riveduti e corretti), poi vediamo.

Mi date una mano? Comincio io:


NIZZA

Pro

Contro
Location: Amo molto la montagna ed i laghi, ma la Costa Azzurra…
Location 2: La signora preferirebbe di gran lunga spiaggiarsi sulla spiaggia di Nizza che sedersi all’ombra di un salice. Ed anche i pupi.
Vitto: adoro la Tartare e le insalate.
Alloggio: Trovato un appartamentino a 330 €/settimana.
Praticamente impossibile parcheggiare un camper, visti divieti e ragioni di sicurezza.
1^ frazione: in acqua salata si galleggia di più e si fatica di meno.
Il mare, ogni tanto, si agita e, a volte, s’incazza.
2^ frazione:
Molta salita, una delle quali piuttosto lunga ed impegnativa. Più da Bdc che da TT.
3^ frazione: correre la maratona sulla Promenda des Anglaise, piena di pubblico, dev’essere uno spettacolo indimenticabile.
In caso di giornata soleggiata e torrida, la mancanza assoluta di tratti ombreggiati potrebbe essere un problema.



ZURIGO

Pro

Contro
Vitto: Non mangio dolci e cioccolate
Alloggio: Possibilità di parcheggiare un camper praticamente in zona cambio.
Gli hotel in zona gara sono piuttosto esosi, gli altri piuttosto lontani.
1^ frazione: il lago non si incazza.
Sembra che la partenza sia piuttosto caotica, da una spiaggia abbastanza piccola. Spesso si nuota senza muta...
2^ frazione: due giri su un percorso prevalentemente pianeggiante, con una salitella e qualche strappetto. Adatto alla TT.
3^ frazione: Percorso ombreggiato lungo il lago.
Costi: altri 90 euro circa per il transfer da devolvere alla WTC, ai quali vanno aggiunti i maggiori esborsi per l’alloggio. Mi ci potrei pagare l’iscrizione ad un’altra gara.

Attendo - soprattutto da chi ha già partecipato alle gare in lizza, ma anche da chiunque abbia un pensiero da condividere - suggerimenti, pro, contro, dritte, indicazioni, soluzioni alloggiative etc. da aggiungere alla mia lista, che mi possano aiutare a prendere una decisione, sperando che sia, finalmente, quella definitiva...

DAJE, ora tocca a voi!!!

mercoledì 6 novembre 2013

Road to Nice. Works in Progress.


Sono già passati 4 mesi da quando, armato di buone intenzioni e candide speranze, ho buttato giù programmi, premesse e promesse (qui il link) in vista dell'Ironman di Nizza, ed è ora di fare il punto della situazione sullo stato dei "lavori in corso".

1- GLI ALLENAMENTI: la costanza, in qualche modo, sta dando i suoi frutti. Nella corsa i miglioramenti sono evidenti, mentre nella bicicletta, nonostante i netti miglioramenti dal punto di vista aerobico, appena la strada inizia a salire vado ancora come una pallina d'acciaio. Sul nuoto stenderei un TELO pietoso (Praticamente l'ultima nuotata l'ho fatta nel canale putrescente di Varano...)

2- LA SVEGLIA: anche qui qualche traguardo di rilievo è stato raggiunto, con diverse sveglie in orari improbabili per approfittare della compagnia di qualche amico "nottambulo". Per gli allenamenti mattutini in solitaria, ci stiamo ancora attrezzando...

3- L'ALIMENTAZIONE: da circa 1 mese mi sono rivolto ad un nutrizionista, che mi ha preparato una dieta da circa 2.600 kcal/giorno. I risultati devono ancora essere valutati, ma la buona volontà c'è.

4- STRUMENTI DI LAVORO: della nuova arrivata ne ho già parlato qui, anche se la decisione definitiva sulla bici da utilizzare per la gara (TT o bdc) verrà presa più avanti. Si accettano consigli...

5- GLI AMICI: A parte il piccolo particolare che, alla fine, a Nizza ci andrò da solo (...), per il resto l'apporto degli amici non si fa mancare, poichè riesco ad allenarmi quasi sempre in compagnia, il che mi fornisce quegli stimoli di cui ho assolutamente bisogno. Per il prossimo futuro, comunque, credo che ci sarà la possibilità di organizzare qualche allenamento di gruppo di ZonaCambio, dato che gli obbiettivi principali saranno più o meno negli stessi periodi per tutti. Vedremo...

6 - LE TAPPE (New): In attesa del calendario FITRI del prossimo anno, questi sono gli step, concordati con coach Diego, che dovrebbero portarmi alla Finish line:


10/11/2013Fiumicino (RM)Mezza maratona FiumicinoRUNHalf Marathon
17/11/2013RomaCorri al TiburtinoRUN10k
01/12/2013RomaRoma RunRUNHalf Marathon
08/12/2013RomaBest womanRUN10k
09/02/2014RomaAspettando la MezzaRUN15k
16/02/2014Trevignano (RM)Giro del Lago di BraccianoRUN32k
02/03/2014RomaRoma-OstiaRUNHalf Marathon
15/03/2014Abu DhabiAbu Dhabi International TriathlonTRI1.5/100/10
23/03/2014RomaMaratona di RomaRUNMarathon
13/04/2014Lanciano (CH)GF D'Abruzzo TREKBike82k/144k
27/04/2014RiminiRimini MarathonRUNMarathon
27/04/2014Mentana (RM)GF GaribaldinaBike134k/84k
04/05/2014FanoColleMar-athonRUNMarathon
08/06/2014PescaraIronman Italy 70.3TRI70.3
29/06/2014NizzaIronman FranceTRIIronman

Insomma, l'ordine e la disciplina ancora non mi appartengono appieno, ma ci stiamo lavorando.

Al prossimo aggiornamento.
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